INTRODUZIONE

Il tema pensioni causa spesso grandi preoccupazioni non soltanto tra i cittadini italiani ma un po’ ovunque nel mondo.

alternativa disegnata su strada tra lavoro e pensione

Sono in molti a pensare che la tecnologia blockchain, in futuro, sarà in grado di risolvere parte dei problemi che attualmente affliggono il settore pensionistico, creando un sistema più controllato e fidato di stampo decentralizzato. In questo senso, la blockchain potrebbe portare grandi vantaggi ai sistemi pensionistici, rappresentando una nuova generazione di ‘libro contabile’ in cui verrebbero registrate le transazioni fatte dall’ente e i dati dei contribuenti.

Quali problemi potrebbe risolvere la blockchain nel campo pensionistico?

Il sistema pensionistico della maggior parte dei Paesi più sviluppati è destinato a non reggere a lungo. Secondo il rapporto Working better with age stilato dall’OCSE, entro il 2050 in molti Paesi europei il numero di persone in pensione potrebbe superare quello delle persone occupate. Ovviamente, questo trend, che riguarda la gran parte delle aree industrializzate, genera non poche paure nei contribuenti.

Piano pensionistico rappresentato da un indice grafico e delle monete

Alle preoccupazioni dei demografi si aggiungono ulteriori problemi di natura organizzativa che sono stati rilevati in più o meno tutti i Paesi più industrializzati. Nei sistemi pensionistici, infatti, la necessità di gestire bilanci corposi e complessi porta spesso a buchi ed errori, che vanno sanati costantemente con manovre politiche pensate ad hoc. 

Invece, in quei Paesi dove il sistema pensionistico è privato, i rischi di bancarotta sono dietro l’angolo e l’utente vive con il costante timore di perdere in un secondo tutti i contributi versati.

Tra i problemi più ricorrenti nel settore vi sono:

1. Sistemi pensionistici datati e insostenibili

Molti dei sistemi pensionistici attualmente presenti nel mondo, Italia compresa, sono nati in periodi storici e condizioni socioeconomiche diverse da quelle attuali, e, pur essendosi aggiornati nel corso degli anni, purtroppo questi sistemi fanno fatica a tenere il passo con delle società in rapida evoluzione dal punto di vista sociale e soprattutto economico. I partiti politici sono restii ad ammettere che questi sistemi non saranno ancora sostenibili a lungo per paura di perdere il consenso dell’elettorato. Questa comportamento della classe dirigente alimenta la sensazione di paura e di sfiducia che molti contribuenti provano nei sistemi pensionistici.

2. Infrastrutture inefficienti e obsolete

In un’economia in rapida evoluzione basata sul low-cost, sull’innovazione e su enormi database di dati condivisi, il campo pensionistico sembra non riuscire ad adattarsi a questo sistema e a sfruttare appieno l’innovazione tecnologica. Le infrastrutture utilizzate dai vari paesi sono spesso inadeguate al carico di lavoro che devono sostenere e risultano essere sempre più deboli in caso di attacchi informatici.

3. Mancanza di fiducia nei contribuenti

Viste le problematiche sopraccitate, i consumatori sembrano provare sempre meno fiducia nei sistemi pensionistici statali e sono in molti ad affidarsi a sistemi pensionistici privati che, tuttavia, non sempre risultano essere convenienti. Inoltre, questi sistemi privati fanno fatica a far sì che i propri clienti non scavalchino i confini normativi stabiliti dalla legge.

4. Attacchi hacker e furti d’identità

Vista l’importanza dei dati contenuti nei database dei vari enti previdenziali, sono sempre più ricorrenti attacchi hacker atti a rubare i dati per poi rivenderli a terzi. I database centralizzati utilizzati nel campo pensionistico, purtroppo, oltre a presentare misure di sicurezza non all’altezza, risultano essere anche facilmente manomettibili.   

In che modo la blockchain può aiutare il campo pensionistico?

Secondo compagnie come Ernst & Young, tecnologie come quella della blockchain possono migliorare il campo pensionistico e, di conseguenza, garantire un tenore di vita migliore per i pensionati e per le loro famiglie. 

Se si parla di adozione della blockchain nel campo pensionistico, Paesi come l’Olanda sembrano essere sulla buona strada. Con la pubblicazione a fine 2019 del rapporto JRC dal titolo Blockchain for digital government, la Commissione Europea analizza, a partire dall’anno 2008, l’evoluzione della tecnologia blockchain applicata alle strutture pubbliche di alcuni Stati membri e, in particolare, l’esperienza olandese nella applicazione concreta di questa tecnologia. L’Olanda ha applicato la blockchain al sistema nazionale di previdenza e anche, a livello locale, per l’assistenza ai residenti della municipalità di Groningen. Entrambi i progetti sono molto ambiziosi, e mentre il primo è ancora in fase di sviluppo, il secondo, invece, è già operativo e ha ricevuto parecchi consensi da parte dei cittadini.

Nel campo pensionistico, la tecnologia blockchain potrebbe fornire un registro a prova di manomissione e verificato pubblicamente, con all’interno tutti i dati dei contribuenti e dei pensionati. Collegare uno smart contract alla carta di identità di un individuo consentirebbe al sistema di libro paga di un ente pensionistico di verificare i dati in esso contenuti e di attivare automaticamente qualsiasi sgravio fiscale o rimborso dovuto, e di correggere eventuali contributi non ammissibili.

Questo significherebbe automatizzare le varie transazioni e i processi decisionali. In generale, le piattaforme basate sulla tecnologia blockchain consentiranno, in futuro, di effettuare transazioni automatiche senza l’intervento di terzi e di conservare uno storico permanente e immutabile di tutte le operazioni effettuate. Ciò genererebbe maggiore trasparenza, fiducia e chiarezza nella definizione dei termini e delle norme dell’intero sistema e, di conseguenza, una maggiore comprensione di quest’ultimo da parte dei contribuenti.

Quali compagnie utilizzano la blockchain nel campo pensionistico?

Akropolis

Akropolis logo

Per ora sono prevalentemente le start-up a muoversi in questo nuovo mondo. Una di queste – probabilmente la più famosa in questo campo – è Akropolis.

Akropolis è una compagnia con sede in Gibilterra, fondata nel 2017 da Ana Andrianova e Kate Kurbanova. La compagnia punta a offrire una soluzione concreta ai problemi che affliggono il campo pensionistico. Vuole, infatti, ‘trasferire’ l’intero settore su blockchain, godendo delle enormi potenzialità che questa tecnologia possiede. L’obiettivo di Akropolis è quello di garantire norme chiare e sicure alle parti coinvolte, motivando le stesse con un nuovo sistema di incentivi.

Il sistema è adattabile a tutte le realtà del mondo (sistemi pensionistici nazionali e privati), grazie agli smart contract che permettono, inoltre, di abbattere i costi di gestione eliminando la presenza di intermediari e dando il pieno controllo dei propri dati sensibili a ciascun utente per mezzo di chiavi private.

Sulla piattaforma ciascun utente può gestire le proprie posizioni, iniziando dal decidere quale fondo adottare per il deposito dei propri contributi. I fondi pensionistici o gli enti previdenziali statali, invece, pagando delle commissioni, possono inserire le proprie offerte su smart contract ed offrire i propri prodotti ai clienti.

Timeline

Timeline logo

Timelineapp è una start-up che utilizza la blockchain per rivoluzionare il campo pensionistico.

Fondata nel 2018 in Inghilterra da Abraham Okusanya, Timelineapp offre un software di gestione del reddito pensionistico di nuova generazione utilizzato da istituti finanziari e consulenti. L’app consente ai professionisti finanziari di creare e gestire strategie di prelievo per i propri clienti. Con utenti in diversi paesi, la visione di Timelineapp è di aiutare oltre dieci milioni di lavoratori ad andare in pensione senza preoccupazioni, specialmente in tempi incerti di volatilità del mercato.

Nel 2020, il progetto Timelineapp ha ottenuto un finanziamento di 2,3 milioni di dollari nel che utilizzerà per espandersi ulteriormente a livello globale. Timelineapp è attualmente presente in Australia, Regno Unito, Stati Uniti e Canada e prevede di sfruttare il denaro raccolto per diffondere ancora di più i suoi servizi.

Conclusioni

La blockchain sta già mostrando al mondo intero di essere in grado di risolvere i problemi più di lunga data del settore pensionistico quali infrastrutture obsolete, impossibilità di proteggere dati sensibili da attacchi informatici e difficoltà nel gestire entrate ed uscite.

Grazie ad una maggiore trasparenza, a sistemi di sicurezza più elevati e ai minori costi associati a modi più convenienti per affrontare la gestione dei fondi, la blockchain potrebbe dare nuova vita al settore delle pensioni nei prossimi anni, e progetti come Akropolis ne sono la prova.


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