INTRODUZIONE

Il trading finanziario è l’acquisto e la vendita di prodotti finanziari per realizzare un profitto.

Di seguito vedremo più nel dettaglio come è nato e come si evoluto il trading finanziario, nonché il suo funzionamento e come approcciarsi a questa disciplina.

La storia del trading finanziario

L’atto di acquistare e vendere prodotti risale a tempi antichissimi, tuttavia, il trading finanziario moderno, per come noi oggi lo conosciamo, nasce intorno al diciassettesimo secolo nei caffè e nei luoghi di lavoro a Londra e Amsterdam.

rappresentazione grafica dellle prime forme di trading finanziario. Perone che negoziano nel diciassettesimo secolo.

Commercianti e armatori iniziarono a costruire una forma di mercato finanziario a termine basato su un’equazione del tipo: “Ti pagherò l’importo ‘X’ il giorno ‘X’, se consegni la mia merce”. 

Quella di Amsterdam è considerata la prima vera borsa valori della storia in cui sono state scambiate azioni di società. Questa nacque nel 1611 con la quotazione della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, la prima società ad essere mai quotata in borsa.

Il primo mercato azionario statunitense

Quella di Filadelfia, invece, è stata la prima borsa valori degli Stati Uniti. Venne istituita nel 1790 (due anni prima della Borsa di New York) per permettere agli investitori di acquistare e vendere azioni di società statunitensi. A quel tempo, la città di Filadelfia era l’epicentro del commercio nazionale ed estero negli Stati Uniti.

Per trasmettere informazioni sul prezzo delle azioni e rendere così possibile il trading in più luoghi contemporaneamente, tra il 1870 e il 1970 venne ideato il sistema ticker-tape, che funzionava attraverso le linee telegrafiche. Strisce di carta scorrevano attraverso macchine chiamate stock-ticker che stampavano nomi di società abbreviati (mediante l’uso di simboli alfabetici), il prezzo delle azioni e il volume degli scambi. Il termine “ticker” si riferiva al suono emesso dalla macchina durante la stampa.

donne al lavoro in un trading exchange.

Il concetto di ticker esiste ancora oggi e può essere visto nei ticker elettronici a scorrimento sui muri di brokeraggio e sui canali di notizie finanziarie.

Il Dow Jones Transportation Index è il più antico indice azionario di società quotate in borsa. Il commercio finanziario iniziò in questo indice nel 1884, ovvero il periodo del boom nella costruzione di ferrovie negli Stati Uniti.

Questo indice prende il nome dal giornalista americano Charles Dow, celebre fondatore del Wall Street Journal, tuttora una delle pubblicazioni finanziarie più autorevoli al mondo.

Nel 1896, Dow vide la necessità di mettere insieme le azioni delle società industriali più in crescita e così compose un indice delle 12 maggiori società statunitensi sommando i valori delle azioni e calcolandone la media. L’indice Dow alla fine si è ampliato fino a includere le 30 maggiori società statunitensi quotate in borsa denominate DJIA. Questo sistema aprì la strada a una serie di principi per l’analisi del comportamento del mercato che in seguito divenne nota come ‘teoria di Dow’. Questa teoria ha poi gettato i fondamenti e le basi per la nostra analisi tecnica moderna.

Successivamente il trading finanziario si evolse in un sistema in cui i trader prendevano ordini verbalmente dai broker, sui contratti che dovevano vendere per conto dei clienti. Tutto questo avveniva direttamente negli edifici adibiti a borsa valori, che spesso si trasformavano in luoghi molto caotici.

il new york trading exchange.

Al giorno d’oggi, il trading finanziario avviene principalmente online, soprattutto da quando Internet è diventato popolare all’inizio del ventunesimo secolo. Internet ha anche permesso ai trader di operare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e ha reso accessibile questa disciplina alle masse. Prima dell’avvento del trading online, infatti, solo quelli all’interno del settore potevano fare trading sui mercati, mentre ora chiunque può fare trading.

A discapito della completa digitalizzazione del settore, gli exchange fisici come il NYSE e il NASDAQ continuano a esistere in alcune città, come ad esempio Chicago.

Che cos’è il trading?

Il trading è definito come il trasferimento di beni o servizi da una persona o entità a un’altra. Di solito, questo trasferimento avviene in cambio di denaro.

Il trading finanziario differisce dall’investimento in quanto nel primo si persegue attivamente un profitto in tempi più brevi. A differenza degli investitori, infatti, i trader non investono passivamente su un periodo a lungo termine.

Per ‘mercato’, invece, si intende un sistema o una rete elettronica in cui le persone possono scambiare i propri asset. Il trading finanziario al dettaglio e individuale oggi avviene principalmente attraverso broker su piattaforme online.

telefonino con dati finanziari.

I trader al dettaglio possono negoziare una vasta gamma di prodotti finanziari attraverso il loro broker, come ad esempio forex (valuta estera), indici, azioni, materie prime e criptovalute. Milioni di aziende, istituzioni, banche centrali e governi scambiano continuamente sui mercati alcuni di questi asset.

Quali strumenti negoziare e come

I prodotti finanziari con cui è possibile fare trading possono anche essere chiamati beni o strumenti, ed è possibile scambiarli in diversi modi. È possibile farlo tramite strumenti in contanti come azioni, forex, obbligazioni, ecc. o tramite derivati ​​come contratti future e CFD (contratti per differenza). Il trading finanziario può avvenire in due modi: attraverso una borsa – come il New York Stock Exchange (NYSE) – o “over the counter” (OTC).

Negoziazione OTC

Quando si acquista un prodotto finanziario “over the counter” tramite un broker, si sta stipulando un contratto d’acquisto o di vendita di un prodotto, che viene creato tra le due parti.

Scambio in borsa

Quando si fa trading attraverso una borsa, lo si fa direttamente con la controparte (la persona da cui si acquista o a cui si vende). In questo caso si passa attraverso un broker per ricevere l’accesso diretto al mercato e, quindi, scambiare direttamente con il venditore (o acquirente).

Come funziona il trading?

Per quanto possa apparentemente sembrare complicato, il trading finanziario si base su poche fasi: preparazione, esecuzione degli scambi, strategia e rischio. 

computer con dati finanziari e persone al lavoro.

Preparazione

Il trading avviene su un’apposita piattaforma online tramite il proprio broker. Per iniziare è necessario aprire un conto di trading, inserire dei fondi in esso e identificare i mercati finanziari su cui si desidera negoziare.

Esecuzione dello scambio

Una volta impostato il proprio account, sarà possibile acquistare e vendere prodotti finanziari tramite il proprio broker. Il trading ha inizio quando l’ordine piazzato viene indirizzato al mercato elettronico in cui il broker opera per conto del cliente. È possibile aprire o chiudere i propri ordini manualmente o utilizzare un algoritmo apposito. Una volta chiuso il proprio scambio, si otterrà un profitto o una perdita.

Strategia

Alcuni trader scambiano solo strumenti specifici (come EUR/USD) o classi di attività (come il forex), mentre altri preferiscono diversificare il rischio e negoziare più tipologie di asset. Potrebbe essere necessario utilizzare un’analisi fondamentale o un’analisi tecnica dettagliata prima di piazzare i propri ordini in modo da abbassare (per quanto possibile) il rischio. 

Rischio

La gestione dell’esposizione al rischio è una componente cruciale collegata a tutti i tipi di trading finanziario. Qualunque sia lo strumento finanziario negoziato, o da chi, bilanciare qualsiasi potenziale profitto rispetto al rischio è un fattore decisivo. Soprattutto quando si vuole sviluppare una strategia di trading di successo.

Tipologie di trader

Anche capire come funziona il trading rispetto ai suoi partecipanti è importante. La maggior parte di tutto il volume scambiato attraverso i mercati finanziari proviene da società e istituzioni finanziarie. Normalmente, è possibile suddividere i partecipanti al trading in due categorie:

1. Al dettaglio – Queste sono le società commerciali che consentono agli individui di fare trading. Molti broker sono considerati al dettaglio perché i loro clienti non sono considerati professionisti. La vendita al dettaglio rappresenta la porzione minore del volume di scambio nei mercati finanziari.

2. Istituzionale – I partecipanti istituzionali contribuiscono alla maggior parte del volume di scambio nei mercati finanziari. Tali istituzioni includono banche, governi e diversi tipi di fondi (hedge fund, fondi comuni di investimento, fondi pensione, ecc.).

Conclusioni

Il trading finanziario è una pratica molto antica, che negli ultimi duecento anni si è evoluta tantissimo diventando ormai quasi completamente digitalizzata con l’avvento di internet. Con l’evolversi del trading, sono cambiate anche le tipologie di asset scambiabili. Se originariamente il trading riguardava principalmente società e materie prime, oggi, invece, è possibile scambiare tantissimi asset diversi, dai più tradizionali a quelli più ‘moderni’ come le criptovalute

Come abbiamo visto, una figura principale nel trading è quella del broker. Il broker è l’intermediario che opera per conto dei suoi clienti e piazza sul mercato i loro ordini d’acquisto o di vendita in cambio di una commissione. Grazie a queste figure, ogni giorno, tantissimi asset vengono scambiati da individui, società, banche e governi facendo muovere l’economia mondiale.


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