INTRODUZIONE

Prima di iniziare a fare trading di criptovalute è bene dedicare il tempo necessario alla scelta di quattro elementi chiave di questa disciplina. Prima di iniziare le negoziazioni, infatti, il trader dovrà:

  1. Scegliere un broker
  2. Decidere quanto depositare
  3. Selezionare i mercati su cui fare trading
  4. Adottare uno stile di trading

Queste scelte possono essere scoraggianti per il trader alle prime armi, desideroso di buttarsi nel mondo del trading, tuttavia, fare le scelte giuste in questa prima fase può comportare numerosi vantaggi in futuro. Ecco perché è bene dedicare maggiore attenzione a questi quattro punti.

Svolte queste quattro attività è poi possibile entrare nel dettaglio sul trading di criptovalute. Ovviamente tenendo presente che i principi cardine del trading sono applicabili a tutti gli asset con i quali si decide di fare trading.

1. Scegliere un broker

Cercando informazioni online su un eventuale broker con cui fare trading, è facile finire sommersi dai risultati. Non tutti i broker che appaiono tra i primi risultati però sono sempre affidabili; questi, infatti, è possibile che abbiano pagato per apparire nelle prime posizioni.

Pertanto, prima di scegliere un broker solo perché si trova in cima ai risultati di ricerca nel proprio browser è bene valutare questi cinque aspetti:

  • Regolamentazione – I regolatori lavorano incessantemente per proteggere i consumatori. Più un broker è regolamentato, più aderirà a misure rigorose e metterà la sicurezza del trader e quella dei suoi fondi prima di tutto il resto.
  • Reputazione – Fare qualche ricerca online sulla reputazione di un broker è fondamentale. Le cattive notizie viaggiano velocemente sul web, e, pertanto, individuare un servizio di brokeraggio scadente o disonesto spesso risulta essere un compito non troppo arduo.
  • Premi – Nella ricerca del proprio broker, è bene valutare anche quanti premi prestigiosi questo abbia vinto negli ultimi anni. 
  • Notizie e analisi – La società di brokeraggio ha una sezione dedicata ad analisi e notizie? Ha un team di analisi, vendita e assistenza dedicati? Quali prodotti permettono di negoziare? Che tipo di piattaforma di trading offrono?
  • Formazione – Una società di brokeraggio che offre materiale educativo e corsi di formazione sul trading spesso indica di voler trasformare i suoi clienti in trader vincenti, piuttosto che puntare sulle loro perdite.

Una volta effettuate le doverose ricerche tenendo in considerazione i punti sopra citati, e una volta scelto il broker più congeniale ai propri bisogni, sarà possibile aprire un conto demo.

Attraverso il conto demo il trader può valutare l’efficienza e la serietà della società di brokeraggio scelta e, di conseguenza, decidere se affidargli o meno i propri fondi. Prima di farlo, inoltre, è bene consultare attentamente la sezione dedicata a costi e commissioni, per evitare di imbattersi in fastidiose spese inaspettate in futuro.

2. Decidere quanto depositare

Una volta presa la mano con la piattaforma di trading attraverso il conto demo, sarà necessario depositare dei fondi prima di dedicarsi al trading vero e proprio. 

Un grosso errore commesso da molti trader alle prime armi è utilizzare un conto sottocapitalizzato per operare sui mercati. Per evitare questo errore, il trader principiante deve assicurarsi di rischiare solo i soldi che può permettersi di perdere. Inoltre, è necessario anche fare attenzione a rischiare solo una piccola percentuale del proprio capitale complessivo per operazione, e a limitare un’esposizione al mercato troppo ampia. 

È proprio durante questa prima esperienza che si inizia a scoprire la propria tolleranza al rischio.

3. Selezionare i mercati su cui fare trading

Oggigiorno esistono molti mercati di trading finanziario, pertanto, è possibile sceglierne uno o diversificare e negoziare su diversi mercati. 

Alcune delle migliori opzioni con cui iniziare sono: azioni, indici azionari, forex, criptovalute e materie prime.

criptovalute stilizzate con grafici di trading sullo sfondo.

Il trader alle prime armi capirà su quale mercato iniziare a fare trading, valutando in base a preferenze personali e all’ammontare di capitale a sua disposizione. 

Le dimensioni del proprio conto di trading sono infatti determinanti nello scegliere su quale mercato fare trading. Ad esempio, il mercato delle criptovalute è molto più accessibile rispetto a quello monetario, in cui è richiesto un capitale notevole e i principali attori sono banche e trader istituzionali.

4. Seguire uno stile di trading

Scalping, day trading, swing trading e position trading sono quattro stili di trading di cui si sente spesso parlare nel settore del trading. 

Gli ultimi due stili sono molto simili, tanto da essere spesso considerati gli stessi. Per la gran parte dei trader part-time, lo swing trading è la scelta più popolare, soprattutto se l’attività di trading va ad integrare il proprio lavoro principale. 

Nello swing trading, si cerca di capitalizzare sulle oscillazioni del mercato; generalmente si chiude il trade quando il trend sembra stia per andare a ribasso e si fa trading nella direzione opposta quando tutte le condizioni per entrare si allineano.

Con lo swing trading, è possibile controllare le proprie posizioni durante il giorno senza dover controllare costantemente la piattaforma di trading. È anche possibile impostare delle notifiche d’emergenza in caso di eventuali cambiamenti critici nelle proprie posizioni o sviluppi del mercato.

Lo scalping e il day trading, invece, richiedono molto più tempo da dedicare a un costante monitoraggio del mercato e delle proprie posizioni. Nello scalping i trade avvengono in un brevissimo arco temporale – in genere qualche minuto. Nel day trading, invece, l’acquisto e la vendita di prodotti finanziari avvengono all’interno dello stesso giorno. 

Su quali mercati si può fare trading online?

La maggior parte dei mercati finanziari è ora disponibile per il trading online. I mercati più ‘frequentati’ dai trader – alle prime armi e non – sono quello azionario, il forex, quello delle materie prime e quello delle criptovalute.

Tuttavia, non esiste realmente un mercato migliore di un altro per fare trading, dal momento che ognuno di questi possiede le proprie caratteristiche e i propri rischi. 

Nei prossimi paragrafi ci si concentrerà principalmente sul trading di criptovalute e su come fare trading con questi nuovi asset digitali.

Cos’è il trading di criptovalute?

Una criptovaluta è una risorsa digitale, spesso indicata come valuta digitale, moneta o token. Questi asset detengono valore e vengono scambiati attraverso borse in cui tutte le transazioni sono registrate su un registro decentralizzato chiamato blockchain.

Criptovalute con simbolo del trading

Il trading di criptovalute è cresciuto molto in popolarità negli ultimi anni. I singoli trader e investitori al dettaglio possono ora negoziare e investire in diverse criptovalute attraverso i loro broker e sulle innumerevoli piattaforme di trading crypto.

È possibile scambiare criptovalute tramite il proprio broker proprio come accade con i CFD e le coppie forex. 

Quali sono i costi del trading di criptovalute?

Gli spread e il costo complessivo del trading di criptovalute sono diminuiti in modo significativo negli ultimi anni, questo poiché questa tipologia di asset è diventata sempre più diffusa. Di conseguenza il volume degli scambi e la liquidità delle varie piattaforme di trading sono aumentati esponenzialmente, mentre i costi hanno seguito l’andamento opposto.

È possibile investire in criptovalute, anche solo acquistando una piccola parte di queste. Il che è molto diffuso con monete dal valore elevato come Bitcoin ed Ethereum.  

In genere, maggiore è la capitalizzazione di mercato delle criptovalute che si desidera acquistare, e minori saranno gli spread e i costi di trading. Criptovalute come Bitcoin, Ethereum e Binance Coin – le prime tre per capitalizzazione di mercato – sono più liquide in quanto generalmente ci sono più trader che le scambiano rispetto a token più di nicchia.

Come fare trading sui mercati delle criptovalute?

Fare trading sui mercati delle criptovalute è semplice. Dopo aver scelto il proprio broker ed essersi registrati sulla sua piattaforma, sarà possibile vedere sulla schermata principale del software di trading diverse criptovalute elencate. 

A queste sarà affiancato un prezzo e due pulsanti: compra e vendi (buy e sell in lingua inglese).

A questo punto sarà necessario depositare dei fondi (in caso di acquisto), selezionare la quantità della criptovaluta che si vuole comprare o vendere, e confermare l’ordine. 

La maggior parte dei broker offrono anche strumenti finanziari più complessi con cui fare trading di criptovalute come i CFD.

Cos’è il trading di CFD e come funziona?

Nel trading di CFD (contratto per differenza), si acquista o si vende una quantità specifica di un asset, qundi potrebbero essere anche criptovalute, proprio come se lo si possedesse. Tuttavia, con il trading di CFD, il trader non possiede davvero l’asset sottostante. 

CFD con criptovalute. Rappresentazione del profitto e perdita

Il trading di CFD, infatti, è una forma di trading con margine; essenzialmente si prende in prestito dal proprio broker una certa quantità di un asset – la quantità cambia in base alle garanzie che il trader può fornire al broker – e dopodiché lo si scambia sui mercati per ottenere un profitto. Infine, si restituisce l’asset preso in prestito.

In questo modo se il prezzo dell’asset preso in prestito scende, il guadagno aumenta. Viceversa, se il prezzo dell’asset sale, il guadagno diminuisce.

Caratteristiche e benefici del trading di CFD

Ecco i principali benefici del trading di CFD:

  • Non ci sono date di scadenza fisse.
  • È il trader a decidere la dimensione della sua operazione, selezionando il numero di contratti (o azioni) che desidera negoziare.
  • Ogni contratto ha un valore fisso.
  • Profitti e perdite sono registrati nella valuta di base del mercato.
  • I CFD sono una leva finanziaria, pertanto è necessario solo depositare una percentuale dell’intero valore dell’operazione per aprire una posizione.
  • Non si paga l’imposta di bollo (ma solo l’imposta sulle plusvalenze) negoziando CFD, cosa che invece accade quando si negoziano azioni.  
  • Eventuali perdite subite possono essere compensate come detrazione fiscale.
  • Simile allo spread betting, è necessario pagare l’overnight e le commissioni di rollover per mantenere le posizioni aperte.
  • Il trading di CFD è particolarmente adatto per il day trading e il trading a medio termine. 
  • Con i CFD, viene addebitata una commissione sulle azioni, ma non viene addebitata alcuna commissione di spread. 

Conclusioni

Iniziare a fare trading di criptovalute è semplice, tuttavia, è bene prima dedicare del tempo alla scelta di quattro elementi fondamentali nel trading. Il trader alle prime armi dovrà dunque scegliere il broker con cui fare trading, la quantità di fondi da depositare, il mercato o i mercati su cui fare trading e, infine, lo stile di trading da adottare.

Oggigiorno sono presenti tantissimi mercati su cui fare trading, e uno dei più in voga negli ultimi anni è proprio quello delle criptovalute. 

Fare trading di criptovalute diventa sempre meno costoso, questo grazie all’aumentare dei volumi di scambio e della liquidità sulle varie piattaforme di trading crypto.

Una delle strategie che molti trader utilizzano nel trading di criptovalute – e non solo – è il trading di CFD. In questa tipologia di trading si utilizza una leva finanziaria per prendere in prestito una determinata quantità di un asset, negoziarlo sul mercato e, infine, restituirlo a transazioni concluse, ottenendo possibilmente un guadagno.


Ricevi le ultimi notizie sulle criptovalute

Se vuoi restare aggiornato e conoscere le migliori risorse per investire
in criptovalute in modo intelligente, questo è il posto che fa per te!

Non riceverai spam, mai. Potrai cancellarti dalla mail list quando vuoi.