Che cos’è un ASIC?
ASIC è l’acronimo di “application-specific integrated circuit” (letteralmente “circuito integrato specifico dell’applicazione”), ovvero un dispositivo progettato al solo scopo di minare criptovalute.
I sistemi ASIC, pertanto, possono essere considerati delle vere e proprie macchine per il mining.
Agli albori delle criptovalute, la maggior parte del mining veniva condotto su CPU e GPU, tant’è che Bitcoin è stato progettato specificamente per essere minato su computer desktop convenzionali.
Tuttavia, già a partire dal 2010, a causa della sempre maggiore attività di mining e a un numero sempre crescente di miner, era diventato impossibile condurre operazioni di mining redditizie utilizzando semplici computer. Questo a causa dei limiti della potenza di calcolo di questi dispositivi e degli elevati costi associati al consumo di energia.
Gli ASIC nascono, dunque, per ovviare a questi due problemi. Essendo progettati esclusivamente per il mining, questi sistemi garantiscono un’elevata potenza di calcolo e, di conseguenza, un consumo minore di corrente.
Oggigiorno, il mining di Bitcoin e di tante altre criptovalute famose viene condotto utilizzando sistemi ASIC, spesso collocati in degli enormi data center detti “mining farm”. Questi hanno generalmente sede in paesi in cui l’energia è relativamente economica.
I produttori di ASIC più diffusi includono Bitmain, Innosilicon, ASICminer e MicroBT.
Visto l’invitante guadagno ottenibile con questi sistemi e l’elevata richiesta delle componenti hardware, gli ASIC più efficienti in circolazione possono costare anche diverse migliaia di dollari.
Proprio per mantenere il settore del mining competitivo e accessibile a tutti, alcune criptovalute non possono essere minate attraverso sistemi ASIC (queste sono dette “ASIC-resistant”). Questo è il caso di Ether (ETH), la criptovaluta nativa della blockchain Ethereum.