Che cos’è un Bear market?
L’espressione “bear market” (in italiano “mercato ribassista”) viene utilizzata per indicare un mercato che ha perso il 20% del suo valore negli ultimi mesi rispetto al suo precedente picco massimo.
Questo fenomeno è spesso innescato da una recessione economica o da un evento irripetibile che ha un notevole impatto economico sui mercati, come una guerra o una pandemia.
Nella maggior parte dei casi non è possibile determinare quanto un bear market durerà. Dalla Seconda guerra mondiale ad oggi, ad esempio, Wall Street ha visto ben tredici bear market (ogni cinque o sei anni in media), ciascuno della durata di circa un anno.
Generalmente, i bear market tendono a correggersi spontaneamente, tuttavia, se i valori degli asset scambiati in un mercato continuano a diminuire, potrebbe verificarsi una recessione.
Si parla di recessione quando l’economia smette di espandersi per un lungo periodo di tempo, causando diversi problemi in termini economici e sociali sulla popolazione.
Esempio di Bear market
Tra gli esempi più celebri di bear market vi è senza dubbio quello che anticipò la Grande Depressione del 1929, ovvero una delle recessioni economiche più estese e gravi di sempre.
Nel mondo crypto, invece, possiamo citare come esempio di bear market quello del 2017, che portò il prezzo di Bitcoin da circa 20.000$ per unità a 3.200$ nel giro di pochi giorni. Questo evento viene tutt’oggi considerato come uno dei più rovinosi crash mai registrati nella storia delle criptovalute.