Che cos’è la Deflazione?

 

In macroeconomia, il termine deflazione indica una diminuzione del livello generale dei prezzi, seguita da un aumento del potere d’acquisto della valuta.

I prezzi possono diminuire per diverse ragioni, inclusi calo nei livelli di produttività, progressi tecnologici o semplicemente livelli più bassi di domanda.

Nel contesto delle criptovalute, la deflazione è strettamente legata all’offerta massima circolante di una criptovaluta.

Un perfetto esempio di criptovaluta “deflazionistica” è il Bitcoin (BTC). La sua offerta massima, infatti, ammonta a 21 milioni di unità e viene dimezzata ogni 40 mesi. Questo comporta un aumento nel potere d’acquisto di Bitcoin che, ad ogni dimezzamento, varrà di più.

Il contrario avviene invece con le valute fiat. I vari governi, infatti, tendono generalmente a stampare più moneta nel tempo, aumentandone l’offerta circolante e riducendone il poter d’acquisto per permettere al denaro di circolare più facilmente e dare una spinta all’economia interna al paese.

È possibile affermare, dunque, che le criptovalute come Bitcoin, siano il primo esempio nella storia di valuta deflazionistica. Gli economisti sono molto interessati ai sistemi deflattivi e alcuni credono che la natura deflattiva delle criptovalute rivoluzionerà completamente il nostro approccio al denaro. Altri, invece, sono scettici, ritenendo che un sistema valutario deflazionistico comporterà inevitabilmente problemi di accaparramento e liquidità.

 

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