Che cos’è lo Staking?
Con staking si intende la pratica di bloccare una certa somma di token su una piattaforma per diventare validatore di quella blockchain e ottenere diversi premi e benefici, come la possibilità di votare su eventuali modifiche della piattaforma stessa.
Lo staking sta alla base del meccanismo di consenso Proof-of-Stake (PoS), utilizzato da molte piattaforme crypto per processare transazioni e aggiungere nuovi blocchi su una blockchain.
Il Proof-of-Stake riduce la quantità di lavoro computazionale (e dunque di corrente elettrica) necessario per verificare i blocchi e le transazioni all’interno di una blockchain. Questo perché, a differenza dei protocolli Proof-of-Work come Bitcoin, in cui i miner competono tra loro per creare nuovi blocchi, nei sistemi PoS i proprietari di token offrono le loro monete come garanzia per la possibilità di diventare dei validatori.
I validatori vengono poi selezionati casualmente per convalidare un blocco. Questo sistema permette a tutti i validatori di rendersi utili a turno per la piattaforma, anziché competere tra loro come sulle piattaforme PoW.
Lo staking è stato ideato per ovviare ai problemi di scalabilità, sicurezza e sostenibilità ambientale tipici delle piattaforme blockchain Proof-of-Work.
Esempio di Staking
Come abbiamo visto, per diventare un validatore, un utente deve “impegnare” una determinata quantità di token su una piattaforma.
Ad esempio, Ethereum 2.0 richiederà lo staking di 32 ETH prima che un utente possa diventare un validatore.