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Cos’è Bitcoin?
Il Bitcoin (BTC) è una valuta digitale decentralizzata (i.e., criptovaluta) – non emessa né garantita da banche o governi. Questa può essere scambiata tra utenti del network di Bitcoin senza che sia necessario alcun intermediario.
Chi sono i fondatori di Bitcoin?
Nel 2008, un individuo (o un gruppo di individui) noto con l’alias Satoshi Nakamoto, pubblicò e distribuì tramite una mailing list crittografata un white paper intitolato ‘Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System’, nel quale veniva descritto come una valuta digitale peer-to-peer potesse essere effettivamente implementata.
Satoshi propose l’utilizzo di un libro mastro decentralizzato contenente tutte le transazioni effettuate raggruppate in ‘blocchi’ protetti da algoritmi crittografici; questo sistema verrà poi definito blockchain. Due mesi dopo, il 3 gennaio 2009, Satoshi estrasse il primo blocco sul network di Bitcoin, soprannominato ‘Genesis block’, dando così ufficialmente vita alla prima criptovaluta al mondo. Questo ha dato modo di introdurre un nuovo sistema di valute digitali decentralizzate non facenti affidamento su alcuna autorità centrale.
Satoshi continuò a collaborare con altri sviluppatori del progetto Bitcoin fino a metà 2010, prima di cedere il controllo del repository del codice sorgente. Abbandonò poi definitivamente il progetto nel 2011. Oggi, centinaia di sviluppatori contribuiscono al miglioramento di Bitcoin aggiornando e aggiungendo nuove funzionalità al software, e rendendolo più sicuro attraverso patch di sicurezza.
Come si è evoluto Bitcoin?
Il Bitcoin è la prima criptovaluta di successo, tuttavia, prima di arrivare alla sua creazione sono serviti anni e anni di progresso nel mondo della crittografia e del cypherpunk, che vede le sue origini negli anni 70 con progetti quali B-money, Bit Gold, eCash, e HashCash.
Dopo la sua creazione, il Bitcoin si è evoluto molto e diverse criptovalute con nomi simili a questo (i.e., Bitcoin Cash, Bitcoin Gold, etc.) sono state create mediante un processo detto forking. Nel 2009, dopo il lancio di Bitcoin, Satoshi estrasse il primo blocco sul network di Bitcoin e durante i primi anni di vita della criptovaluta, egli stesso effettuo’ diversi cambiamenti sul network. Tuttavia, con l’esponenziale aumento di utenti operanti sul network di Bitcoin, effettuare cambiamenti divenne via via più difficile. Il forking divenne fondamentale per poter effettuare gli upgrade del software di Bitcoin nel corso degli anni.
Esistono due tipi di fork: soft e hard.
Si parla di hard fork quando dei nodi della nuova versione di una blockchain smettono di essere compatibili con le precedenti versioni della blockchain stessa. Ciò crea una divergenza permanente fra le due versioni della blockchain che culmina con la nascita di due asset digitali distinti. Coloro che possiedono delle chiavi private di Bitcoin possono tranquillamente accedere ad entrambi gli asset che vengono a generarsi da un hard fork.
Una soft fork, invece, è un cambiamento nel protocollo del software che, a differenza dell’hard fork, rende non più valide solo i precedenti blocchi di transazioni. Le soft fork non portano alla creazione di nuove criptovalute, in quanto queste sono solo delle modifiche del protocollo di Bitcoin.
Nel corso della sua esistenza, la blockchain di Bitcoin ha visto ben 105 hard fork, tuttavia, molte di queste hanno apportato ad essa solo dei cambiamenti minimi; di queste 105 hard fork, solo 74 sono considerate come decisive.
Cosa rende unico Bitcoin?
La grande fama e diffusione del Bitcoin sono dovute principalmente all’essere stata la prima criptovaluta immessa sul mercato. Oggigiorno, pur essendo nate tante altre criptovalute, il Bitcoin rimane quella più importante, con una capitalizzazione di mercato di 760 miliardi di dollari a giugno 2021. Ciò dà al Bitcoin una grande liquidità e un volume di scambio più elevato di ogni altra criptovaluta.
Un forte senso di comunità e di affidabilità rendono il Bitcoin sempre più attrattivo e importante come forma d’investimento. Nel corso dell’ultimo decennio, il Bitcoin è riuscito a creare una community globale e a dare vita ad un nuovo mercato popolato da milioni di appassionati che investono, scambiano e fondano compagnie intorno al Bitcoin, utilizzando la criptovaluta nelle loro vite di tutti i giorni. Questo è reso possibile da un gran numero di prodotti crypto compatibili col Bitcoin quali crypto exchange, carte crypto, crypto wallet, vari servizi di pagamento e molti altri. Investire in Bitcoin, dunque, significa investire in un enorme ecosistema di start-up, progetti open-source e di imprenditori.
Il Bitcoin, inoltre, ha mostrato delle ottime doti di resilienza, riuscendo a sopravvivere e prosperare in un ambiente ostile caratterizzato da divieti governativi e di norme severe a danno delle criptovalute.
Quanti Bitcoin ci sono in circolazione?
Il numero massimo di coin in circolazione non può superare i 21 milioni. Nuovi Bitcoin vengono gradualmente emessi sul network attraverso un processo detto mining.
Nel momento in cui vengono effettuate delle transazioni sul network, queste vengono raggruppate in blocchi (protetti da calcoli crittografici) dai miner, i quali, ogniqualvolta riescono ad aggiungere un nuovo blocco alla blockchain, vengono poi ricompensati per aver messo a disposizione i loro strumenti di calcolo.
Al momento del lancio di Bitcoin nel 2009, la ricompensa per i miner era di 50 Bitcoin per blocco. Ora, dal momento che le ricompense vengono dimezzate una volta che si aggiungono 210.000 nuovi blocchi alla blockchain, la ricompensa attuale si attesta su 6.25 Bitcoin; questo processo di dimezzamento viene chiamato Bitcoin halving. Il Bitcoin halving è un processo considerato necessario al fine di mantenere il prezzo del Bitcoin il più stabile possibile, riducendone l’offerta.
A differenza di altre criptovalute, il Bitcoin non è stato pre-estratto, e ciò significa che non sono stati estratti né distribuiti coin fra i fondatori prima che la criptovaluta venisse resa disponibile al pubblico. Tuttavia, nei primi anni del Bitcoin, la competizione tra miner era alquanto bassa, il che ha permesso ai primi miner del network di accumulare un significativo ammontare di Bitcoin.