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Valore e Prezzo di FIL oggi
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Cos’è Filecoin (FIL)?
Filecoin è un network peer-to-peer decentralizzato in grado di immagazzinare file grazie alla sua blockchain nativa. Il sistema offre a utenti e aziende un modo sicuro e affidabile di conservare dati sensibili senza paura che vadano persi o rubati.
La decentralizzazione dei sistemi di storage grazie alle reti peer-to-peer può avere un grande impatto su questo settore. L’obiettivo di Protocol Labs, la start-up ideatrice di Filecoin, è infatti quello di offrire a singoli utenti e aziende, un sistema di immagazzinamento dati che preveda bassi costi di gestione, alta velocità di fruizione dei dati e resistenza alla censura.
La criptovaluta nativa della piattaforma si chiama FIL. Poiché Filecoin utilizza una propria blockchain per gestire il network e i FIL come sistema di consenso, questi non sono dei token ERC-20.
Chi sono i fondatori di Filecoin e qual è la sua storia?
Filecoin è un progetto della Protocol Labs, compagnia fondata dall’informatico americano Juan Benet.
Laureato alla Stanford University, Benet nel 2014 fonda la Protocol Labs che nel giro di pochi anni diventa famosa per aver dato vita ad importanti progetti come IPFS, libp2p, IPLD, Multiformats, e Testgroun.
Nel luglio 2019, viene pubblicato il white paper di Filecoin e nello stesso anno viene indetta una initial coin offering (ICO) per finanziare il progetto. La ICO di Filecoin risulta essere una delle più proficue della storia, con un totale di 257 milioni di dollari raccolti – di questi, 200 milioni sono stati raccolti nei primi trenta minuti. Nel 2021, la fondazione Filecoin Foundation ha donato 50 mila FIL (il cui valore corrisponde a 10 milioni di dollari circa) all’Internet Archive per supportare il servizio di biblioteca del web che la piattaforma offre agli utenti.
Cosa rende unico Filecoin?
I sistemi di storage permettono agli utenti di essere i custodi dei propri dati. Tuttavia, a differenza di sistemi rinomati come Amazon Web Service o Cloudflare, Filecoin offre un sistema di storage innovativo che va ad ovviare ai problemi tipici di sistemi centralizzati come quelli sopraccitati. Essendo decentralizzato, infatti, il network di Filecoin è meno prone – se non del tutto immune – a censura, interruzioni e attacchi hacker.
Molto particolare è il modo in cui il funzionamento del network è stato implementato. Un utente che vuole immagazzinare i propri dati tramite Filecoin dovrà scegliere uno storage miner dal network e pagarlo in FIL affinché questo proceda a immagazzinare i suoi dati. La scelta dei miner avviene su un mercato aperto tramite un sistema d’asta; i miner presentano tariffe diverse in base a quanti dati possono immagazzinare e, quindi, alla potenza di calcolo di cui dispongono.
Questo sistema basato su un mercato aperto favorisce una sana competizione tra i miner del network e una conseguente stabilità nelle tariffe richieste. Una volta conclusosi il processo di immagazzinamento dei dati, l’utente potrà verificare se il miner ha caricato correttamente i suoi dati sulla blockchain. Questo sistema di verifica si chiama Proof of Replication (PoRep) e punta a dimostrare che il miner ha ricevuto tutti i dati dell’utente, li ha codificati correttamente (e in modo univoco) e, infine, aggiunti sulla blockchain.
Per quanto riguarda la criptovaluta FIL, è importante sapere che questa è accettata da un gran numero di crypto exchange quali Coinbase, Bitfinex, Binance e molti altri.
L’offerta massima di FIL non potrà aumentare in futuro, ma potrà, invece, diminuire in quanto Filecoin punta a punire dei comportamenti scorretti nei confronti della community, confiscando e bruciando i FIL di chi non rispetta le linee guida della piattaforma. È possibile ottenere FIL o effettuando mining sul network – aggiungendo, quindi, blocchi di storage alla blockchain – o acquistandoli sui vari crypto exchange da altri utenti.