Taproot, il primo aggiornamento di Bitcoin (BTC-USD) in quattro anni, è appena entrato in funzione, e fornisce più privacy ed efficienza nelle transazioni ed introduce il supporto per gli smart contract.
Il cuore del cambiamento è l’uso di “firme Schnorr” contro l'”algoritmo di firma digitale a curva ellittica” che la blockchain Bitcoin utilizzava in precedenza. Le nuove firme digitali rendono praticamente illeggibili le transazioni con più firme, ha detto alla CNBC il miner di Bitcoin Alejandro De La Torre.
“Mentre gli utenti possono ancora cercare qualsiasi transazione inviata su Bitcoin utilizzando un esploratore pubblico, i dettagli di alcune delle transazioni più complesse sotto Taproot potranno essere nascosti.”, riporta CoinDesk.
Le firme Schnorr combinano più firme in una, riducendo così la quantità di dati memorizzati nella blockchain. In pratica, questo significa una maggiore privacy, perché le tue chiavi non avranno tanta esposizione sulla blockchain. “Puoi nascondere un po’ meglio chi sei, il che è un bene”, ha detto l’ingegnere Brandon Arvanaghi, che ora gestisce Meow, una società che consente la partecipazione della tesoreria aziendale nei mercati delle criptovalute.
L’aggiornamento di Taproot migliorerà in primo luogo la funzionalità complessiva di Bitcoin come deposito di valore e mezzo di scambio, poi in secondo luogo migliorerà la programmabilità di Bitcoin e il supporto per le transazioni complesse. Come rete, Bitcoin continuerà ad essere unicamente limitato in termini di programmabilità. L’aggiornamento di Taproot applica miglioramenti specifici al protocollo di Bitcoin che non innescano cambiamenti immediati o drastici. Piuttosto, i miglioramenti di Taproot gettano i semi per l’innovazione futura.
Finora, solo poco più della metà dei nodi Bitcoin conosciuti stanno segnalando il supporto per l’aggiornamento. Il resto sta eseguendo il vecchio software, il che significa che non sarà ancora in grado di applicare le nuove regole di Taproot, almeno, non fino a quando non si aggiorneranno a Bitcoin Core 21.1. Ma, anche così, la rete continuerà a funzionare bene.
Qual è stato l’impatto sugli utenti?
Tutti i minatori che non hanno aggiornato al nuovo software non saranno in grado di minare con successo sulla rete e perderanno l’opportunità di guadagnare le ricompense dei nuovi blocchi. Ma gli sviluppatori hanno fatto molto per assicurare che i minatori abbiano avuto un’adeguata opportunità di aggiornarsi. Infatti, oltre il 90% dei minatori hanno già indicato che hanno intenzione di aggiornare al nuovo software, che è il motivo per cui Taproot è stato in grado di affermarsi già a giugno, e perché c’è stato un ritardo di 5 mesi prima che l’attivazione avrebbe preso il via.
Questo ritardo è stato progettato per dare abbastanza tempo per i test e per ridurre la probabilità che qualcosa vada storto durante l’aggiornamento.
“Gli aggiornamenti permettono la possibilità, estremamente remota, che un bug entri nel sistema, il che distruggerebbe la fiducia nell’intero sistema delle criptovalute, spazzandolo via. Una ‘ferita autoinflitta’, se volete”, ha detto Jason Deane, un analista di Quantum Economics.
Deane dice che questo è il motivo per cui i processi di aggiornamento sono così attentamente testati, ritestati e controllati per periodi di tempo molto lunghi.
