Brian Armstrong, amministratore delegato del crypto exchange quotato al Nasdaq Coinbase, ha incontrato i membri del Congresso americano per discutere il regolamento sulle criptovalute che l’AD stesso intende proporre. Inoltre, la società Coinbase ha incontrato più di 30 società di criptovalute, quattro importanti studi legali e tre gruppi commerciali per discutere della sua proposta di regolamentazione sulle criptovalute.

Brian Armstrong ha twittato giovedì: “Ora abbiamo interpellato più di 30 società di criptovalute, oltre 25 membri del Congressi, 4 importanti studi legali e 3 gruppi commerciali sulla nostra proposta normativa per le criptovalute. Il nostro team di policy sta facendo un ottimo lavoro e stiamo cercando di essere parte della soluzione.”

Armstrong ha rivelato per la prima volta che la sua azienda stava preparando una bozza di quadro normativo da presentare ai legislatori in un’intervista durante il Techcrunch Disrupt 2021, tenutosi il 22 settembre.

Il CEO ha rivelato che gli era stato chiesto più volte una proposta di quadro normativo sulle criptovalute poiché i regolatori spesso cercano feedback dallo stesso settore quando creano nuove regole.

Ha condiviso durante l’intervista: “Quando vado a Washington, generalmente incontro un certo numero di persone nel Governo e in genere ci chiedono ‘Beh, hai una bozza? Hai qualcosa da proporci che potremmo valutare in termini di regolamentazioni a livello federale?’”

Coinbase incontra i legislatori americani

Come opera Coinbase in America?

Armstrong ha anche fatto notare che, attualmente, Coinbase è un exchange autorizzato in oltre 50 Stati, e ha aggiunto che Coinbase opera sotto la competenza del Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), della Securities and Exchange Commission (SEC), della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), dell’Internal Revenue Service (IRS), del Dipartimento del tesoro e Office of Foreign Assets Control (OFAC).

L’AD di Coinbase ha indicato di preferire un quadro federale invece di avere a che fare con regole e agenzie indipendenti stato per stato. Ha infatti affermato: “Abbiamo una proposta che in realtà vogliamo presentare e che potrebbe aiutare a creare almeno un’idea su come andare avanti. Ma questo richiederà il contributo di molte persone.”

Coinbase ha recentemente avuto problemi con la SEC per il suo prodotto di prestiti crypto che la Commissione considera un vero e proprio security. La SEC aveva minacciato di citare in giudizio la società se fosse andata avanti con la commercializzazione del suo nuovo prodotto senza adeguarsi alle leggi vigenti, spingendo Coinbase ad abbandonare direttamente il suo piano di lancio del prodotto.


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