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Cos’è Dogecoin (DOGE)?
Il Dogecoin (DOGE) è una criptovaluta peer-to-peer e open-source. Nato da un meme e lanciato quasi per scherzo a dicembre 2013, DOGE ha visto aumentare esponenzialmente la sua base di utenti di anno in anno, questo anche grazie alla pubblicità ‘indiretta’ ricevuta da personaggi famosi quali Elon Musk e Snoop Dogg.
Nel giro di pochi anni, il Dogecoin è arrivato ad essere una delle prime criptovalute per capitalizzazione di mercato. Il Dogecoin viene utilizzato principalmente per il crowdfunding e per supportare economicamente creatori di contenuti online, tuttavia esso è sempre più accettato dai commercianti come mezzo di pagamento.
Chi sono i fondatori di Dogecoin e qual è la sua storia?
La blockchain di Dogecoin e la relativa crittografia sono state create da due ingegneri del software americani, Billy Markus e Jackson Palmer, nel 2013.
Ai tempi della creazione di DOGE, Markus lavorava in Oregon presso IBM, mentre Palmer per Adobe, in Australia. Palmer era piuttosto scettico riguardo la (allora) nuova tecnologia delle criptovalute e decise di creare Dogecoin quasi a mo’ di satira verso l’elevata eccitazione dei mercati nei confronti di quest’ultime. Tuttavia, col passare dei giorni, i riscontri positivi si fecero sempre più numerosi e Palmer decise, quindi, di acquistare il dominio Dogecoin.com.
Nel frattempo, Markus, che lavorava alla sede IBM di Portland, venne a conoscenza del clamore creatosi intorno a Dogecoin e decise di contattare Palmer offrendosi volontario per lo sviluppo del software. Palmer accettò e il software di Dogecoin, basato sullo stesso meccanismo di funzionamento di Litecoin (Proof of Work), fu pronto a dicembre 2013, mese in cui DOGE venne lanciato.
Il 19 dicembre 2013, a distanza di qualche settimana dal lancio ufficiale, il valore di mercato di DOGE subì un’impennata del 300%, anche grazie alla scelta della Cina di vietare alle proprie banche di investire in criptovalute. Il sito Dogecoin.com, invece, ricevette oltre 1 milione di visitatori nei primi 30 giorni.
Nel corso della bolla di mercato del 2017-2018, il valore di Dogecoin subì un’ulteriore impennata per poi scendere nuovamente allo scoppio della bolla. Il DOGE rimase poi più o meno stabile fino alla stratosferica impennata del 2021.
Nei suoi otto anni di vita, Dogecoin ha attirato intorno a sé una community di appassionati molto fedeli che più volte, nel corso degli anni, hanno saputo dimostrare il loro attaccamento al progetto, come nel 2014, quando fu organizzata una raccolta fondi per coprire la perdita di milioni di monete DOGE causata da un attacco hacker.
Cosa rende unico Dogecoin?
La caratteristica principale di Dogecoin è senza ombra di dubbio l’approccio al marketing che i suoi creatori hanno avuto. Nato come uno scherzo, Dogecoin ha saputo attrarre a sé un milione di follower nei suoi primi trenta giorni di vita.
Dogecoin è nato come un progetto poco ambizioso se paragonato a quello di altre criptovalute dichiaratamente più rivoluzionarie. Nonostante ciò, Dogecoin è in grado di offrire funzionalità alquanto accattivanti per gli utenti, come, ad esempio, commissioni bassissime, transazioni istantanee, e, soprattutto, la presenza di una comunità affiatata come poche nel mondo delle criptovalute.
Per questi motivi, DOGE è senza dubbio una criptovaluta perfetta per effettuare micro-pagamenti sul web e ideale per utenti di social media e creatori di contenuti.
Dogecoin, inoltre, è ampiamente supportata da numerosi crypto exchange – come Coinbase e Binance – e offre anche ben due crypto wallet desktop, uno più semplice (Multidoge) e uno più completo (Dogecoin Core).
Inizialmente, il numero massimo di Dogecoin era limitato a 100 miliardi ma i due fondatori decisero di cambiare la politica monetaria di Dogecoin poco dopo il lancio iniziale, rimuovendo il limite.
Pertanto, a differenza di criptovalute come Bitcoin o Ethereum, attualmente non esiste un limite massimo al numero di Dogecoin che è possibile estrarre; un nuovo blocco viene estratto circa ogni minuto e l’attuale ricompensa per il mining è di 10.000 DOGE.