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Cos’è Polkadot (DOT)?
Polkadot è un protocollo multi-chain e open-source che permette a network diversi di comunicare, creando, così, un sistema interconnesso di blockchain gestito dagli utenti stessi.
Polkadot punta a costruire una grande blockchain condivisa, su cui i vari utenti possono lanciare e utilizzare la propria blockchain, facilitando il trasferimento da una blockchain all’altra, non solo di token, ma anche di dati e asset di ogni tipo.
Il token nativo di Polkadot si chiama DOT e grazie al sistema di governance messo in piedi da Polkadot, chi possiede questi token è in grado di esprimere il proprio parere sugli eventuali cambi di codice, e, solo una volta che viene raggiunto il consenso, si può procedere con l’upgrade del network.
Chi sono i fondatori di Polkadot e qual è la sua storia?
Polkadot fu fondata nel 2016 da Gavin Wood, Robert Habermeier e Peter Czaban.
Gavin Wood è senza dubbio il più celebre fra i tre in quanto co-fondatore e sviluppatore di Ethereum, di Parity Technologies e creatore di Solidity, un linguaggio di programmazione per smart contract.
Wood, nel luglio del 2016, mentre era al lavoro su dei nuovi aggiornamenti del protocollo di Ethereum, ritenendo quest’ultimo troppo limitato, poiché basato sulla tecnologia Proof of Work, cominciò a ideare un protocollo Proof of Stake che permettesse di creare un unico network di blockchain. Esattamente quattro mesi dopo, a novembre 2016, Wood pubblicò il white paper di Polkadot.
Nell’estate del 2017, Wood e Cazban fondarono la non-profit Web3 Foundation con l’intento di supportare la prima fase di ricerca e sviluppo del nuovo protocollo. Web3 Foundation, inoltre, si occupò della gestione dei fondi raccolti dall’initial coin offering (ICO) di Polkadot, che si rivelò essere una della ICO più grandi mai organizzate fino ad allora, con ben 145 milioni di dollari raccolti in soli 12 giorni.
Dopo ben quattro anni di lavoro, il 26 maggio 2020, la Web3 ha annunciato il lancio ufficiale di Polkanet, attirando l’interesse di investitori, sviluppatori e crypto trader.
Cosa rende unico Polkadot?
Polkadot è un progetto molto particolare – e anche molto ambizioso – che fa del suo funzionamento il suo più grande punto di forza.
Polkadot è un network multi-chain, il che significa che può processare più transazioni su diverse blockchain in parallelo (i.e., parachain), e questo meccanismo ne aumenta la scalabilità. Il network di Polkadot, inoltre, a differenza di quello di Bitcoin, ad esempio, può essere modificato o aggiornato senza che sia necessaria alcuna fork al fine di implementare nuove funzionalità o di rimuovere eventuali bug.
Un’altra particolarità di Polkanet è il suo sofisticato sistema di governance che verte intorno ai suoi stessi utenti. La community può difatti modificare la governance della blockchain di Polkadot, in base ai propri bisogni o man mano che questa si evolve.
Le figure chiave in questo sistema di governance sono quattro: i nominator, i validator, i collator e i fishermen; ognuna di queste figure svolge diversi compiti al fine di mantenere il network di Polkanet sicuro.
Infine, c’è da considerare come DOT, il token di Polkanet, sia uno dei crypto asset più redditizi del mercato, ampiamente accettato dai crypto exchange più famosi quali Binance, Kraken, Bitfinex e compatibile con molti dei crypto wallet sul mercato.
Non esiste un limite massimo all’ammontare di DOT in circolazione, inoltre, essendo quello di Polakdot un network basato sul Proof of Stake (PoS), non è possibile estrarne di nuovi attraverso il processo di mining. Tuttavia, è possibile aumentare il numero di token in proprio possesso facendo staking (ovvero bloccare i propri token in modo da farli partecipare al processo di convalida dei blocchi, in cambio di un premio), oppure acquisendo DOT sui vari crypto exchange.